Tartinijev trg 2 / Piazza Tartini 2
6330 Piran/Pirano
La rassegna unisce otto siti di particolare interesse storico e culturale
Dal 26 marzo al 30 giugno sarà aperta al pubblico, in otto location tra Pirano e Portorose, una mostra con 50 opere di Safet Zec, tratte dai cicli Abbracci e Exodus. La rassegna rappresenta la più importante esposizione personale dell’artista mai realizzata Slovenia.
L’epidemia Covid-19 ha colpito duramente il settore cultura, riducendo drasticamente il numero degli eventi nell’ultimo anno e relegando le varie iniziative principalmente a modalità on-line. Domani (26 marzo) sarà invece inaugurata, a Pirano e Portorose, una mostra che restituisce la speranza di poter offrire, nell’anno a venire, qualche evento di spicco anche in presenza.
Al Monfort di Portorose di è svolta oggi la conferenza stampa alla quale hanno partecipato la Vicesindaca del Comune di Pirano e Presidente della Comunità degli Italiani Giuseppe Tartini di Pirano, Manuela Rojec, Polona Snečar in rappresentanza dell’agenzia turistica Maona di Pirano, Milka Sinkovič, Presidente associazione Amici dei tesori di S. Giorgio, Nives Marvin delle Gallerie Costiere di Pirano, e Hana Zec, figlia dell'artista e proprietaria della Casa editrice Qupé éditions.
Manuela Rojec ha ringraziato, a nome del Comune di Pirano, tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mostra. “Mi fa particolarmente piacere notare la perseveranza degli organizzatori. E’ tempo di spalancare le porte all’arte. Con la presente iniziativa vogliamo aprire le chiese e gli spazi che questo invisibile virus ha chiuso per almeno un anno,” ha concluso la vicesindaca.
La rassegna presenta 50 opere dai cicli Abbracci e Exodus, il che fa del progetto la più importante mostra personale di Zec mai realizzata Slovenia. L’artista di fama internazionale, che attualmente vive a Venezia, ha realizzato i due cicli negli ultimi 20 anni, ispirato da un profondo senso di rispetto per i tragici eventi della nostra epoca, in particolare il genocidio di Srebrenica e la triste storia d’amore tra Boško e Admira, nonché la difficile crisi globale delle migrazioni con un’attenzione particolare per i bambini, vittime innocenti di questo dramma. La mostra è accompagnata da un catalogo plurilingue con gli interventi dell’ex direttore della Fondazione Musei civici di Venezia, Giandomenico Romanelli, e della già citata Nives Marvin; l’opera è stata curata dalla casa editrice Qupé éditions.
Il ciclo Abbracci presenta 37 opere dedicate dall’artista alla tragica storia di Boško e Admira – una rassegna commovente che non lascia indifferenti i visitatori. Zec racconta, attraverso i propri lavori, i temi attuali delle atrocità umane che ancora oggi vengono commesse, in forme simili a quelle rappresentate, in tutte le parti del mondo, anche nelle nostre immediate vicinanze.
Gli organizzatori hanno predisposto anche un ricco programma di eventi che accompagneranno la mostra – i concerti, le rappresentazioni teatrali, gli spettacoli di danza, le conferenze del Mirovni inštitut e la tavola rotonda organizzata della Facoltà di filosofia e dell’Università del Litorale si svolgeranno tenendo conto delle disposizioni anti-Covid in vigore.
I biglietti possono essere acquistati in loco o sul sito internet www.portoroz.si; le esposizioni nelle chiese sono a ingresso libero. Il biglietto intero per la singola mostra (presso le sedi Monfort, Teatro Tartini e Casa Tartini) costa 3,00€; 8,00€ il prezzo del biglietto unico che garantisce l’accesso a tutte le location. Per gli studenti e i pensionati muniti di tesserino identificativo è previsto l’ingresso a prezzo ridotto (4,00€), per i gruppi con più di 10 persone il biglietto ridotto costa 5,00€; l’ingresso per i bambini di età inferiore ai 12 anni è gratuito.
La mostra sarà aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10.00 alle 18.00.