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Nella seduta del Comitato per l’economia del 13 aprile, il Governo ha adottato la delibera con cui verranno stanziati più di 1,2 milioni di Euro per prevenire gli effetti negativi nelle aree umide del Parco naturale delle saline di Strugnano.
La modifica del programma di investimenti per le aree umide del Parco naturale (PN) delle saline di Strugnano prevede cambiamenti nella dinamica delle attività in piano per il 2021 e del valore totale del progetto che ammonta a 1.217.684,18 Euro.
L’investimento dovrebbe concludersi entro il 31/12/2021. La ragione per l’avvio del progetto sono i provvedimenti (innalzamento degli argini) volti a prevenire gli effetti negativi sulle zone umide e a mantenere la biodiversità delle stesse, preservando così la loro funzione di zona Natura 2000 nella lotta per mitigare i cambiamenti climatici (stoccatori naturali di carbonio, consumatori di CO2, riducono il rischio dovuto agli effetti di eventi estremi e contribuiscono a ridurre gli eventi di inondazione).
Le aree umide (Saline di Strugnano), quale sito incluso nel programma Natura 2000, sono una delle zone più a rischio a causa delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Nel contempo svolgono un ruolo importante nel fornire servizi ecosistemici per un ambiente naturale e abitativo più ampio. L’innalzamento del livello del mare quale conseguenza dei cambiamenti climatici, insieme all’influenza antropogenica, è un fattore importante nel restringimento delle aree umide – zone di incontro tra mare e terraferma. Ciò comporta importanti conseguenze per numerosi organismi, inclusi gli uccelli che nidificano in queste aree. Senza provvedimenti appropriati, alcuni uccelli potrebbero scomparire del tutto da queste zone.